Due settimane in Kenya: cosa vedere e cosa fare

Che dire sul Kenya.. uno dei viaggi più belli della mia vita. Il Kenya è una terra affascinante e di incredibile diversità, dove vibranti culture, straordinari paesaggi e una ricca fauna selvatica si uniscono per creare un’esperienza unica nel cuore dell’Africa orientale.

Il Kenya è famoso per i suoi parchi nazionali e riserve, che ospitano alcune delle creature più affascinanti del pianeta, come per esempio nel Masaai Mara, una delle riserve più conosciute. Ma il Kenya è molto più di una destinazione di safari! Ha storia, affascinanti culture e tradizioni da scoprire!

In sintesi, il Kenya è un luogo meraviglioso per i viaggiatori che cercano la natura selvaggia, culture differenti e tanta avventura.

Il mio consiglio su quanto stare in Kenya, è quello di dedicarvici almeno due settimane, sia per la quantità delle sue meraviglie, sia perché questo paese è davvero grande e per spostarsi da una parte all’altra ci vorrà un po’ di tempo, dunque, il periodo consigliabile è quello minimo di due settimane.

Quindi, se state pensando di organizzare un viaggio in Kenya, qua di seguito vi citerò i luoghi da non perdere in due settimane!

Nairobi

Nairobi è la capitale del Kenya ed è una delle 10 città più popolate dell’Africa. Nairobi è una città molto caotica e come ogni grande metropoli, vi travolgerà nel suo caos, ma nonostante gli alti grattacieli e la vita frenetica, vi consiglio di visitarla se decidete di andare in Kenya, perché, questa città, offre diverse cose da fare e da vedere, tra cui musei che raccontano la storia del paese, mercati dell’artigianato, parchi con animali nelle vicinanze e tanto altro..

Se vuoi conoscere la storia e la cultura del Kenya, visita il Museo Nazionale di Nairobi.

Un altra attrazione turistica da non perdere, è il Museo Karen Blixen, una casa museo dedicata alla scrittrice danese Karen Blixen. Questa casa museo, chiamata “Mbogani House”, è stata la residenza di Karen Blixen durante il suo soggiorno in Kenya. Karen Blixen è famosa per il suo libro “La mia Africa“, che racconta la sua esperienza come coltivatrice di caffè nel Kenya coloniale. Il museo conserva oggetti personali e offre la possibilità di esplorare la casa restaurata e i giardini circostanti.

Se invece sei alla ricerca di natura e fauna, a soli 15 minuti di macchina dalla città, puoi visitare il Parco Nazionale di Nairobi, un santuario di animali selvatici, tra cui rinoceronti, che sono una delle specie più minacciate di estinzione al mondo.

Visita una piantagione di tè vicino a Nairobi

Il Kenya non ha solo il paesaggio da Safari, come forse in molti immaginano, il Kenya offre svariati paesaggi differenti tra loro, tra cui rigogliose foreste e distese di verde lussureggianti, come per esempio, le tea farm (piantagioni di tè). Quest’ultime si trovano nei dintorni di Nairobi, la quale è una zona ricca di vegetazione. Dunque, in particolare, vi consiglio di visitare assolutamente la Kiambethu Farm, una fattoria coloniale gestita da Fiona, una signora dolcissima, che ha ereditato questa farm dal padre, dove ora accoglie i visitatori ogni giorno, raccontando la storia interessante della sua fattoria di tè con la sua famiglia e il ruolo che ha il tè nella storia e economia del paese.

Penso sia veramente singolare come esperienza, poter passare una giornata in questa piantagione di tè, immersi nella natura rigogliosa, con suoni degli uccellini e profumo di fiori, mentre sorseggi il tè con biscotti fatti in casa e ascolti le storie di questa signora.

tea farm kenya

Parco Nazionale del Masaai Mara

Il Masai Mara è una riserva naturale situata nella parte sud-occidentale del Kenya, al confine con la Tanzania. La riserva, si estende su circa 1.510 km² ed è famosa per la sua grande varietà di animali selvatici, come elefanti, bufali, giraffe, leoni, leopardi, ghepardi, ippopotami, facoceri, antilopi e molte altre specie di animali. Il Masai Mara è noto soprattutto per la sua grande migrazione annuale di gnu e zebre che si verificano tra luglio e ottobre.

La riserva è caratterizzata da una vasta prateria aperta, colline e foreste fluviali e offre molte attività come safari in jeep aperte, escursioni a piedi, gite in mongolfiera e visite alle comunità Masai locali. Inoltre, ci sono molti lodge e campeggi nella riserva dove è possibile soggiornare durante la visita. Vi consiglio in particolare, i camp ecosostenibili, che rispettano l’ambiente circostante. I Safari sono quasi sempre all’alba e al tramonto, perché nelle ore del giorno, le temperature sono più alte.

masai mara national park kenya

Parco nazionale di Samburu

Il Parco nazionale di Samburu è un altro parco meraviglioso del Kenya e meno conosciuto, situato nella parte centrale del paese, a 350 km a nord dalla capitale Nairobi. E’ un parco di dimensioni più piccole, rispetto all’immenso Masai Mara, ma vi assicuro che merita assolutamente la pena, perché ospita una vastissima fauna selvatica, tra cui anche specie di animali rari che non si trovano altrove nel paese e animali in via d’estinzione, come la zebra di Grevy, lo struzzo somalo, la giraffa reticolata, il Gerenuk dal collo lungo, il Dik-Dik di Guenther e l’Orix Beisa.

Ci sono diverse attività disponibili per i visitatori del parco, tra cui safari in jeep e visite alle comunità locali (come il villaggio delle donne Samburu, di cui vi parlerò qualche paragrafo più avanti). Questo parco, grazie alla sua dimensione ridotta, può essere visitato facilmente, in un giorno o due, di Safari.

La zona di questo parco è molto arida e desertica, con temperature che possono raggiungere i 50°C durante il giorno, quindi, è consigliabile visitare il parco durante i mesi più freschi dell’anno, da giugno a ottobre e da dicembre a marzo.

parco samburu kenya

Lago Naivasha

Il Lago Naivasha è il secondo lago più grande del Kenya, situato nella Rift Valley. Il lago è circondato da una rigogliosa vegetazione e ospita diverse specie di animali selvatici, tra cui tantissimi ippopotami! Ma anche bufali d’acqua, antilopi, giraffe, scimmie e numerose specie di uccelli, tra cui le aquile. Infatti, è una meta popolare per gli appassionati di birdwatching, con più di 400 specie di uccelli che vivono nella zona circostante.

Qui, si trovano diversi campeggi e zone dove alloggiare, proprio di fronte al lago. Un luogo del Kenya, da non perdere! Ho amato particolarmente la zona di questo lago, perché, offre una natura magnifica, oltre che svariate attività nei dintorni.

lago naivasha kenya

Hell’s Gate National Park

Nelle vicinanze dal Lago Naivasha, sempre nella Rift Valley, si trova il Parco Nazionale di Hell’s Gate, che è uno dei parchi nazionali più unici e spettacolari del Kenya. È caratterizzato da gole profonde, valli scoscese e canyon scenografici, formati da attività vulcanica ed erosione. Questo parco è unico, poiché, consente ai visitatori di esplorarlo a piedi o in bicicletta, a differenza di molti altri parchi nazionali in cui l’accesso è limitato ai veicoli.

Sicuramente, una delle esperienze più belle e assurde che ho fatto in viaggio in Kenya, è stata l’escursione in bicicletta in questo parco spettacolare!

In queste escursioni nelle gole di Hell’s Gate, potrete fare avvistamenti di animali come bufali, giraffe e zebre, facoceri e scimmie babbuino. Questo parco è stato anche l’ispirazione per l’ambientazione del film Disney “Il re leone”. In breve, l’Hell’s Gate National Park è un luogo eccezionale per gli amanti della natura e gli avventurieri che desiderano esplorare la bellezza naturale del Kenya.

Watamu Marine National Park

Una parte del Kenya, che purtroppo mi manca da vedere, è la zona della costa (ma rimedierò sicuramente la prossima volta!), la quale offre grande varietà di fauna marina e meraviglie uniche. Il Watamu Marine National Park, è un parco nazionale marino, nell’Oceano Indiano, che si occupa di tutelare e conservare la barriera corallina ed è situato nella regione di Watamu, a 140 km circa, a nord di Mombasa. Questo parco marino è noto per la sua straordinaria biodiversità, ospita una vasta gamma di specie marine, tra cui pesci tropicali colorati, tartarughe marine, delfini, squali, razze, mante e una varietà di coralli.

In questo parco esiste anche la possibilità di svolgere volontariato, infatti, è nella mia lista di cose da fare.

Le tribù del Kenya

Il Kenya, come abbiamo potuto constatare fin ora, offre svariati paesaggi mozzafiato, una natura affascinante, che ti fa meravigliare e emozionare ogni giorno, fauna selvatica e attrazioni culturali. Ma la parte straordinaria, che più a me ha colpito nel cuore, di questo paese meraviglioso, è sicuramente il suo lato umano. Dovete sapere che in Kenya, esistono tantissime tribù, ma quelle più famose, di cui avrete sentito parlare sicuramente, sono i Masai. I Masai sono una popolazione affascinante che risiede principalmente nelle regioni del Kenya e della Tanzania. Questa tribù è nota per la sua cultura e per le tradizioni che li contraddistinguono. Le donne Samburu, un’altra tribù del Kenya, sono conosciute per la loro abilità nel creare artigianato tradizionale, come gioielli fatti a mano e tessuti colorati. Le donne Samburu sono donne coraggiose, vittime di un passato difficile, ma ve ne parlo meglio e più a fondo in questo articolo a parte qui!

Entrambe le tribù sono caratterizzate da un forte senso di comunità e conservano tutt’oggi le loro tradizioni culturali. Penso che visitare questo paese, senza conoscere le sue popolazioni, sia come non viverlo veramente. La parte, del mio viaggio in Kenya, che più mi ha fatto emozionare e commuovere, è stata sicuramente quella a contatto con queste popolazioni.

tribù del kenya
masai

Cosa si mangia in Kenya?

La cucina keniota è una cucina semplice e composta principalmente da piatti a base di carne, legumi, verdure e zuppe (una zuppa non mancherà quasi mai durante i tuoi pasti in Kenya). Uno dei piatti più noti della cucina keniota è sicuramente l’Ugali, che è un tipo di polenta fatto con farina di mais. Una verdura che si usa, per accompagnare l’Ugali è il sukuma wiki (verdure a foglia verde, tipo spinaci). Nei piatti kenioti si usano molte spezie e soprattutto si usa molto il coriandolo. I stufati di carne sono molto frequenti e la frutta tropicale fresca è abbondante, come banane, papaye e mango.

Non dimenticare di provare il chai (tè) keniota!

Qual è il periodo migliore per visitare il Kenya?

Il Kenya, come già abbiam detto, è un paese molto grande e il clima varia notevolmente nelle diverse regioni del paese, quindi il momento migliore per visitare dipenderà dalle tue preferenze e dalle attività che desideri svolgere.

Ad esempio, le zone costiere, come Mombasa, Watamu e Malindi, hanno un clima caldo e umido tutto l’anno, con temperature medie intorno ai 30 gradi. Altrimenti, in generale, il Kenya ha due stagioni principali: la stagione secca e la stagione delle piogge. La stagione secca va da dicembre a marzo e da luglio a ottobre. Questi mesi offrono condizioni climatiche più stabili, con meno piogge e temperature calde. La stagione delle piogge si verifica da aprile a giugno e da novembre a dicembre. Anche se può piovere abbondantemente in alcune zone, questa stagione ha il suo fascino, perché il paesaggio diventa più verde.

Infatti, io che sono stata nel mese di marzo, inizio aprile, ho potuto vedere il paesaggio cambiare e ammirare il Parco Nazionale del Masai Mara molto verde ed è stato affascinante. Se però, volete evitare proprio la pioggia e gli acquazzoni, vi consiglio di optare per la stagione secca.

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